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lunedì 23 febbraio 2009

C'era una volta

Questa è una storiella che ha inventato la mia ragazza.


C’era una volta Adriano, meglio noto come Adrimano o Ladriano.
Adrimano giocava nell’Inter, ma sognava un futuro nella nazionale brasiliana di pallavolo.
La sua frustrazione lo aveva portato a darsi all’alcool, motivo per il quale spesso arrivava in ritardo agli allenamenti. Oppure in anticipo, ma ubriaco perso. E, puntualmente, il tecnico portoghese “Special One” lo rimandava a casa, furibondo.
Un bel giorno, trovandosi a discutere con Moratti sul futuro di Adrimano nell’Inter, Mourinho venne finalmente a conoscenza del problema che affliggeva il giocatore brasiliano: non voleva più tirare calci a pallone, bensì cimentarsi in bagher e battute. Mourinho pensò allora che non tutto era perduto; in fondo una mano gli sarebbe servita per vincere lo scudetto… Si rivolse quindi a Moratti, chiedendogli di sganciare qualche altro soldo per convincere gli amici arbitri, questa volta, a chiudere due occhi sui falli di mano delle prossime partite.
Gli amici arbitri accettarono di buon grado: infatti, grazie a tutte le precedenti sviste sui fuorigioco di Ibrahimovic, si erano già potuti permettere chi una Ferrari, chi una Lamborghini, chi una casa al mare, e così via.
Contro la Sampdoria, Adrimano adottò per la prima volta la nuova tattica, dimostrando che, dopo averla infilata nello stomaco di Gastaldello, poteva davvero dare letteralmente una mano alla sua squadra.
Tuttavia, le sue capacità di pallavolista raggiunsero l’apice nel derby contro il Milan: mitico gol col braccio destro!
E ancora! Assist di braccio col Bologna, quindi gol di Cambiasso.
Insomma, sembra che Adrimano oggi abbia finalmente trovato la sua strada e con lui tutta l’Inter e persino gli amici arbitri! E vissero tutti felici e contenti.

Missy

1 commento:

marco99 ha detto...

una bella storiella, rido amaramente nel constatare come all'inter ormai venga condonato e regalto di tutto e di più..