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domenica 21 dicembre 2008

Tris al palio di Bergamo



Nella foto soprastante il campo di Bergamo dove oggi la Juve ha strappato tre punti fondamentali per la cassifica, un punto per ogni goal fatto.
Si parte con una rete annullata al Giorgione per una dubbia posizione di fuorigioco, alla quale per vendetta risponde il nostro Capitano con il suo primo goal su azione del campionato. Questa volta non ci sono dubbi perchè il fuorigioco di Marchionni, autore dell'assist, è secondo me evidente. Passa poco e Legrottaglie raddoppia con un'incornata precisa da calcio d'angolo, e si va a riposo cosi.
Pronti via la ripresa inizia con un bel goal dell'ex, il cinghiale Vieri appena entrato che ne approfitta dei suoi 7 minuti di fiato per battere Manninger, illudendo l'odioso Doni di portare a casa almeno un punticino.
Da qui non succede niente se non continui gialli per i nerazzurri che bersagliano un pò tutti ma in particolare Del Piero, che è sempre a terra ogni volta che tocca palla. E le lamentele, facce, urli, schiamazzi di Doni si moltiplicano, soprattutto quando se la prende ripetutamente ed esplicitamente col guardialinee ogni volta che giustamente lo ferma in fuorigioco.
Stallo, preoccupazione, ansia, orologio che avanza, e cosa può succedere? L'ennesima inzuccata di Amauri che chiude la partita, ci assicura il secondo posto solitario in classifica, e sottolinea la SECONDA sconfitta casalinga per l'Atalanta quest'anno, comprendendo anche il furto col Milan.
che dire, BENE COSI'!

giovedì 18 dicembre 2008

Quasi fuoco amico. Mio.

ANSA) - ROMA, 17 DIC - 'Sono orgoglioso di sapere che i tifosi italiani vogliono che io indossi la maglia della Nazionale'. Cosi' Amauri. Ma sara' possibile vedere il bomber della Juve in maglia azzurra fin dall'amichevole del 10 febbraio a Londra tra Brasile ed Italia? 'Non si sa - ha risposto Amauri -: il destino ti porta le cose piu' belle, quelle che non ti aspetti. La possibilita' c'e', vediamo. Adesso il 2008 sta finendo, questo argomento lo vorrei riprendere dal 2009 in poi'.


Inutile ripetere che è ormai da mesi che si parla di Amauri in azzurro e va bene, è da settimane che in trasmissioni come controcampo Mosca chiede insistentemente e con arroganza al nostro bomber quanto manca alla sua totale italianizzazione e va bene..
Quello che dico io è: che figura ci facciamo noi italiani?
A prescindere dalla (presunta) necessità di Amauri in azzurro, quale sarà l'opinione mondiale vedendo che ci attacchiamo con insistenza ad un brasiliano come fosse il messia indispensabile della nostra nazionale? Senza contare che lo stesso Amauri a ogni intervista risponde "mah, si, non so, si vedrà, boh, perchè no".
Cosa ci vuole a capire che basta uno squillo di Dunga e lui corre, MA CORRE, nel paese del samba?
Perchè non usiamo semplicemente le nostre risorse, vecchie e nuove, che tra l'altro hanno cucito sul petto l'ultimo mondiale?

Dopo queste considerazioni introduco un altro discorso apparentemente scollegato ma in realtà unito a doppio filo col precedente.
Domenica abbiamo piallato i milanisti, e ripeto, grazie al nostro reparto primavera.
Sono convinto che se Pavel non si fosse fatto male De Ceglie non avrebbe alzato mai le chiappe dalla panchina, e la partita poteve tranquillamente finire nella maniera opposta. Perchè?
Semplice.
La pecca di squadre come Juve, Milan e Inter è che hanno dei campioni decennali. Quindi cosa succede? Succede che un Nedved conosciuto A MEMORIA dal centrocampo del milan avrebbe fatto poco o niente, un Camoranesi straconosciuto sarebbe stato costretto a rigirarsi su sè stesso per appoggiare dietro ad ogni palla toccata.
La scintilla è stato giocare con 4 ragazzetti vogliosi di vincere, i cui avversari non avevano la più pallida idea di come giocassero!
Ancelotti vatti a immaginare uno scatto da rugbysta di De Ceglie per tutto il campo! infatti, TRACK costretti all'espulsione di Zambrotta.
Vatti a immaginare Marchisio che fa lo slalom gigante in mezzo a TUTTA la tua difesa, e ringrazia per il suo piede (ancora per poco) storto nelle conclusioni.

Non so se mi sono spiegato bene, io credo di si. E questo discorso in bianconero lo applico anche agli azzurri. Smettiamola di cercare le colonne trentenni e diamo spazio ai Giovinco per favore.
Poi, si vedrà.

lunedì 15 dicembre 2008

L'Inter bluffa, la Juve cala i poker



Terzo poker consecutivo in casa per i bianconeri, il più bello perchè ci fa portare a casa il piatto più dolce del girone d'andata.
Quattro pappine al "diavolo" che torna a Milano sotto una pioggia ancora più fredda.
E' quasi natale ma a Torino si respira aria di primavera, il merito è di De Ceglie e Marchisio in particolare, che ieri sera sembravano veterani che aspettavano questo scontro da mesi mandando in palla una colonna come Zambrotta e tutta la difesa centenaria del Milan.
251 insaccate del Capitano, che potevano essere 252 per colpa di un palo che sta ancora tremando, ma la cinquina sarebbe stata quasi eccessiva.
Amauri immenso, come sempre e sempre di più.
Chiellini l'angelo protettore.
Chissà come sarebbe ora la classifica senza il periodo buio di Napoli e Palermo, per esempio.
Andiamo Avanti, coraggio.

martedì 2 dicembre 2008

Usiamo la Forza



Con il centrocampo che abbiamo, e il calendario finale che ci aspetta, solo unendoci al lato oscuro ne usciremo vivi.

lunedì 1 dicembre 2008

Trova le differenze

Nuovo giochino!
Bisogna trovare le piccole differenze di tono, pacatezza e umiltà fra queste due frasi.
Una volta fatto bisogna accostare ciascuna dichiarazione il suo proprietario.
Vi avverto, è molto, molto difficile.

Frase 1
«Sono ovviamente molto contento per questo gol, ma non lo considero altro che una tappa, non ho intenzione di fermarmi e spero ne arrivino altri. Ma sono soddisfatto di più per la vittoria. Dopo la sconfitta di Milano ci tenevamo e riprenderci immediatamente contro una Reggina che ha fatto molto di più di quanto non dica il risultato»

Frase 2
"Qui comando io: io lavoro, io alleno, io scelgo. Tutte le decisioni sono mie. Poi, certo, sentirò eventualmente i giocatori. E voglio vincere tutto, come merito."

Questi i nomi da associare alla dichiarazione:
José Mário dos Santos Mourinho Félix - Alessandro Del Piero