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mercoledì 14 aprile 2010

Ecco l'associazione a delinquere:

Dopo Roma-Juventus (1-2), durissimo litigio e scambio di accuse tra il presidente federale Carraro e il designatore Bergamo.
Carraro: “Le dico mi raccomando… Se c’è un dubbio, per carità, che, che, che, che il dubbio non sia a favore della Juventus dopo di che succede… Gli dà quel rigore lì!?”.
Bergamo: “No, no, ma non è il rigore, purtroppo ha sbagliato l’assistente”.
Carraro: “Mo la cosa grave è il rigore? Guardi là… Il sintomo… Il sintomo… Che, che, che io evidentemente sono una persona che non conta un c… Che non conta un c…”. Bergamo: “Nooo”.
Carraro: “Però, però, stia attento Bergamo. Stiate attenti perché io sono stufo, sono molto stufo! Il sintomo che non conto un […] è che si dà un rigore che comunque è al limite dell’area! Allora quando un arbitro dà un rigore al limite dell’area, vuol dire che gli scappa che la Juventus voglia… Debba vincere la partita!”.
Bergamo: “Ehh, questo uhhehh Racalbuto era preparato a non… A fare il contrario sul campo”.

Carraro: “E beh, è evidente allora… Allora guardi”.
Bergamo: “Sul campo”.
Carraro: “O lei mi dice le bugie a me! opp… No guardi… Guardi Bergamo… o lei non conta un c…
Carraro: “Comunque io, eh, guardi, Bergamo io… Io… Sono una persona ehhe che, ehh, detesta essere presa in giro! Proprio detesta essere presa in giro. Io mi vergogno di essere presidente della Federcalcio! Però non intendo stare a guardare lì come un cretino! Io mi vendico! E’ chiaro?”.
Bergamo: “Sì sì, lei può fare tutto quello che vuole! Io so…”.
Carraro: “Ma no”.


e poi:

Prima di inter-juve (2-2)
Bergamo: "è uscito Trefoloni"
Carraro: "va bene, basta che non favorisce la juventus"
Bergamo: "ma non credo.. abbiamo messo lui, Collina e [non mi ricordo]"
Carraro: "Se usciva Collina e sbagliava non me ne fregava un caxxo. Perchè nessuno aveva sospetti, ma se sbaglia Trefoloni succede un casino"
Bergamo imbarazzato: "ma .. no.. mmm, abbiamo messo apposta Trefoloni che non arbitra la juve da 3 anni"
Carraro: "Non me ne frega un caxxo chi arbitra. Lunedì poi c'è la riunione di Lega, quindi mi raccomando, non sbagliare a favore della Juventus"
Bergamo tremante: "va bene.. va bene"

mercoledì 7 aprile 2010

Paco D'onofrio. (Il grassetto non mi piace)

«Calciopoli non reggeva e ora, a tre anni e mezzo di distanza, la verità viene a galla. L’assegnazione dello scudetto 2005/06 deve essere ridiscussa». L’avvocato Paco D’Onofrio, 38 anni, esperto di diritto sportivo e difensore di Luciano Moggi nel processo dell’estate 2006 sembra molto sicuro di sé e spiega a ‘Libero’ anche il perché nei prossimi giorni il processo di Napoli riserverà altre sorprese: «Tutto l’impianto accusatorio del procuratore Palazzi si è rivelato errato, spero che lui e la Federcalcio abbiano il coraggio di prenderne atto».

Intanto è stata annunciata l’apertura di un fascicolo.
«Bene, ma è un atto dovuto.
Solo avviando formalmente un’istrut – toria, la Procura federale acquisirà
le prove raccolte dal Tribunale di Napoli. Altrimenti come potrebberoesaminare le intercettazioni delle telefonate tra Bergamo e Moratti? Non certo prendendole dai giornali».

A proposito delle telefonate tra i dirigenti interisti ed i vertici arbitrali: per il momento le conversazioni note non sembrano preannunciare alcuna ipotesi di reato.
«Secondo me, invece, quelle telefonate hanno lo stesso tenore e gli stessi contenuti di molti stralci presi in considerazione durante il processo di Calciopoli».

Cioè?
«Emerge lo stesso clima amicale, la stessa appartenenza della dirigenza dell’Inter ad una struttura che, nel 2006, venne definita nelle motivazioni come sistema di nascondimento. Un sistema, cioè, di cui la Juventus e Moggi erano gli ideatori e i fautori e da cui altre società, compresa l’Inter, erano escluse. Da quanto noto finora, è evidente che così non era».

È la tesi di Moggi al processo penale di Napoli: non un solo colpevole, ma tanti colpevoli. O meglio: o tutti colpevoli, o tutti innocenti. Non si rischia di gettare fumo su una pagina già abbastanza complicata?
«Al contrario, occorre fare chiarezza su quei mesi convulsi da cui nacque, per volontà della Figc, lo “scudetto degli onesti”».

Quello della stagione 2005/06, assegnato a tavolino all’Inter.
«Esatto. Le intercettazioni riguardavano il campionato 2004/05, ma le sanzioni arrivarono tutte nella stagione consecutiva, perché secondo la Procura, anche in assenza di prove, il sistema non poteva essere morto nel maggio 2005. Allo stesso modo, anche i presunti “reati” dell’Inter dovrebbero venire scontati nella
stagione successiva».

Però c’è il rischio prescrizione.
«Vero. Per il vecchio codice, la prescrizione interviene dopo 4 anni. Il nuovo, in vigore dal marzo 2007, estende i termini a 8 anni ma non è retroattivo. Quindi per tutti i reati antecedenti al 2007 vale la “vecchia” prescrizione».


Sempre ammesso che l’Inter abbia commesso reati sportivi, non rischierebbe penalizzazioni o sanzioni.
«No, così come non potrebbe venir squalificato, per esempio, nemmeno Massimo Moratti. E non dimentichiamo,comunque, cheil peso dei reati contestati alla Juventus all’epoca fu decisamente superiore a quello ipotizzabile oggi per l’Inter».


E allora perché lo scudetto 2006 sarebbe “a rischio”?
«Perché fu tolto alla Juve e assegnato all’Inter per questioni morali. Si premiava la prima società in classifica tra quelle non coinvolte nello scandalo Calciopoli. Venendo meno a mio parere quel presupposto, è ipotizzabile una riassegnazione».

E in questo caso non ci sarebbero termini di prescrizione?
«No, perché la Procura acquisirebbe nuove prove e la Figc, in base a queste, dovrebbe decidere il da farsi. E per la Federazione non c’è prescrizione».

Poniamo che la Procura decida di tornare sui propri passi e indurre la Figc a revocare lo scudetto 2006. Cosa ci si dovrebbe aspettare dopo?
«La Federazione potrebbe decidere di non assegnare lo scudetto, oppure darlo alla squadra giunta alle spalle dell’Inter nella classifica “rimodellata”, cioè la Roma, come prima delle escluse dalle intercettazioni».

Quante possibilità ha la Juve di riaverlo indietro?
«Secondo me può sperare. Se viene meno il presupposto dei bianconeri come “manovratori” del sistema, ma semplici “utilizzato – ri” sebbene privilegiati, crollaanche l’impianto delle aggravanti: dagli scudetti revocati alla retrocessione in B».

Sulla retrocessione, è plausibile che la Juve chieda un risarcimento alla Federazione?
«Sì, anche se deve aspettare la fi-ne dei processi penali.
L’avvocato dei bianconeri Zaccone si è detto possibilista… È un segnale che il vento è cambiato».

Revisionismo?
«Buon senso. Quanto emerso sta facendo ricredere anche i più irremovibili colpevolisti del 2006. Spero che Palazzi e la Figc, che allora non agirono in malafedema sulla scia di un clima isterico, pongano rimedio all’aberrazione di un processo celebrato in 20 giorni».

Blanc, scorta armata. Vinovo, Digos.

Cosa diavolo succede in questo triste mondo bianconero?
Blanc, dopo diverse minacce, gira con una scorta armata. Capisco che il rischio sia VERAMENTE alto, ma un poco di dignità non guasterebbe. Qui si rasenta il ridicolo alla "fuga da new york". La cosa veramente strana è che una persona odiata da tutti, minacciata di morte, terrorizzata.. invece che dimettersi o PERLOMENO dire la sua su queste miracolose vicende di Calciopoli2, difendere la Juve, cercare di riparare qualcosa.. se ne va a Cannes, sta in silenzio, e gira coi Robocop a difesa.
Cosa diavolo succede?
Inoltre:


TORINO
Giocatori in fila indiana, facce tristi, umore sotto i tacchetti. Nessun sorriso. L’allenamento di ieri della Juve è cominciato così per la sedicesima volta in questa stagione, tante sono le sconfitte da agosto ad oggi e le conseguenti sfuriate dei dirigenti nel chiuso dello spogliatoio. Ma questa volta i giocatori hanno un motivo in più per preoccuparsi, perché in caso di nuovo fallimento contro il Cagliari saranno loro a pagare. Di tasca propria. Dopo averle provate tutte per ridare motivazioni a un gruppo allo sbando, la società ha deciso di usare le maniere forti, congelando gli stipendi fino a quando i risultati non saranno di nuovo all'altezza.


Abbiamo raggiunto ufficialmente il livello di squadra qualunque. Un'Atalanta, per dire. Un Livorno.