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giovedì 18 settembre 2008

Alex Del Potter

Fin dal primo tempo le due punte si lamentavano col resto della squadra perchè sui rilanci di Buffon tutto il lavoro era lasciato a loro senza grossi supporti del centrocampo, ma la situazione non cambiava. Lo Zenit non sbagliava un rilancio, noi di continuo, a centrocampo la diga spesso si rivoltava contro di noi (Sissoko a quota 6 falli, e Nedved meno brillante del solito).
Allora al trentesimo del secondo tempo il Capitano ha deciso. Ha riesumato tutte le sue vecchie conoscenze apprese a Hogwarts e ha lanciato il suo incantesimo, una magia lunga 40 metri che ha illuminato il campo e la serata bianconera. Alla sfida quasi sbeffeggiante dello Zenit, con la decisione che tanto la barriera nemmeno seriviva, ha risposto con una fucilata che è andata a destra, poi a sinistra, poi a destra, poi a sinistra e poi a destra ancora. Ma la cosa più sconcertante è che nel replay al rallentatore visto dalle sue spalle con la porta di fronte, mentre il viaggio contorto del pallone durava una quindicina di secondi, Alex era già pronto a correre per esultare appena dopo il calcio. Insomma niente lasciato al caso, quel tiro non era disperato, un tentativo, una speranza. Quel tiro era un goal già deciso le cui esultanza era in attesa solo di quel viaggio interminabile della sfera nell'aria.
Siamo tornati per restare.
3 punti e a casa.

3 commenti:

zebrabianconera10 ha detto...

Che goal Alex...
Ora pensiamo al Cagliari.
La vittoria più bella è sempre quella che deve ancora arrivare...
Ciao ;-)

marco99 ha detto...

Hai prorpio ragione, mi piace molto l'ultima frase.
"siamo tornati per restare!.
Riguardo Alex è semplicemente immenso!

marco99 ha detto...

si è vero, Alex c'è sempre e ci fa sempre vincere.