Moggi:"Mercato sbagliato e nessuna prospettiva"
"Faccio fatica a pensare a quello che è successo mercoledì all’Olimpico di Torino e faccio ancora più fatica a parlarne. Mai avrei immaginato quanto accaduto in Juve-Lazio: una squadra, quella bianconera, che non sembrava avere più nulla di quella che era una volta , ivi compreso lo spirito pugnandi che è sempre stato una prerogativa del club per superare impegni ben più difficili di quello con la Lazio. Una contestazione mai vista a Torino , che non ha risparmiato nessuno: Ranieri (naturalmente), ma nemmeno la dirigenza. Beccantini è andato giù duro: «Non c’è più nulla di chiaro in questa babele che dal vertice alla base, attraverso le finte di Blanc e i proclami di Cobolli Gigli, parla troppe lingue». Qualcuno del management probabilmente pensava fosse più semplice portare la barca in porto, ma quando manca la patente nautica anche gli ormeggi diventano complicati.
Questa Juve addolora tutti quelli che la amano: per me, che ne ho accompagnato le sorti per tanti anni, il dolore è anche maggiore. C’è da augurarsi che questi signori sappiano trovare la forza per trovare la strada giusta, non nella «maniera grossolana» (ancora Beccantini) con la quale si sono mossi in questi ultimi tempi, con mosse che hanno messo in difficoltà Ranieri, che, per questo motivo, non può essere considerato il primo colpevole della situazione. La contestazione ha preso a bersaglio anchel’incolpevole Cannavaro , che pure alla vigilia aveva fatto sapere che avrebbe preso la maglia 29, il numero degli scudetti realmente vinti dalla Juve. Un tasto che non è bastato a ricreare il feeling tra giocatore e platea.
Strane operazioni
Nuovi cori contro Balotelli hanno fatto il resto, ed anche questo è spiacevole perché essi non appartengono alla grande maggioranza del popolo bianconero. Su questa vicenda concordo con Mourinho. Non è razzismo, ma semmai la maniera ignorante con la quale il pubblico accoglie un avversario molto temuto. I cori vanno puniti, ma parlando di razzismo si è solo aggravata una situazione che in quei termini non esisteva. Le “porte chiuse” sono state una sanzione sproporzionata, ma Moratti ha gridato all’untore, proprio lui che per il “caso Zoro”, sostenne che si era trattato solo di stupidaggini, e tutti a correre per stargli dietro. Matarrese addirittura voleva bloccare i campionati (lo stesso per la morte dell’ispettore Raciti non voleva fermare il calcio perché «un morto fa parte del sistema»). Il giudice sportivo ha deciso per la responsabilità oggettiva, Matarrese, “petrosino ogni minestra” direbbero a Napoli, ha addirittura bacchettato la Juve per il ricorso, perché a suo dire non consono allo stile bianconero. Matarrese dovrebbe aggiornarsi: in regime di Spa una società ha il dovere di difendersi e se non lo fa si espone al ricorso di un qualsiasi azionista. A guardar bene è bastato uno sternuto di Moratti per smuovere in un amen tutto il sistema. Il patron interista ha poi detto che non ce l’aveva con la Juve, ma il pentimento è stato decisamente tardivo.
Ancora su Ranieri. Mi chiedo come il tecnico abbia potuto lavorare dopo aver saputo dell’incontro segreto dell’ad Blanc con Lippi, quindi dell’ingaggio di Cannavaro. Cose fatte a sua insaputa, tanto è vero che “La Stampa” aveva titolato «Ranieri superato, Blanc unico regista». Più che superato si dovrebbe dire esautorato. Non voglio comunque credere che il ct abbia cercato di interferire in faccende che non lo riguardano. I dirigenti bianconeri sanno sbagliare da soli e non hanno, per questo, bisogno di aiuti. Lippi deve pensare solo al suo incarico, viceversa non fa altro che danneggiare l’allenatore in carica. "
fonte: Libero news
www.giulemanidallajuve.com
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1 commento:
quanto manca Luciano alla Juve
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